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  Come perdere: condotte negative di gioco
Supponiamo che due giocatori A e B inizino a giocare con le seguenti regole: ogni giocatore ha un suo capitale.
Ipotizziamo di giocare alla roulette, su Rosso e Nero.
Se esce Rosso, A paga a B 1 euro; se esce Nero, B paga ad A la stessa somma.
Il primo che esaurisce tutto il suo capitale ha perso il gioco.
In altre parole, in questo gioco non è consentito andare a debito; quando un giocatore termina il suo capitale ha perso senza possibilità alcuna di continuare e recuperare.
Sembrerebbe un gioco equo (ed in effetti lo è), ma c'è un piccolo particolare che può essere dimostrato: chi possiede meno soldi è destinato a uscire perdente più spesso (statisticamente) di chi ne ha di più.

Immaginiamo che A ne abbia 5 euro e B 10 euro. Chi ne ha 5 è destinato a perdere molto più spesso di chi ne posside 10.
Chi possiede 5 euro ha probabilità di vincere pari a 5/(10+5)= 1/3.
L'altro avrà la probabilità di vincere pari a 10/(10+5)= 2/3.
Non solo, è anche possibile calcolare con precisione la durata media del gioco prima che un giocatore perda tutto quanto.
Alla lunga, ci si apetta che i due giocatori rimangano con un gruzzolo che è grosso modo equivalente al loro capitale iniziale.
Ma bisogna tener conto che ci saranno inevitabilmente delle fluttuazioni rispetto alla media, si alterneranno momenti fortunati e momenti meno fortunati per l'altro, momenti in cui il Rosso registra una frequenza maggiore del Nero.
E' sufficiente una sequenza in cui ci sono 5 Neri in più per far fallire il primo giocatore, mentre invece ci vorrà una sequenza di 10 Rossi in più per far fallire il giocatore con il capitale maggiore.
Le cose possono andare anche diversamente. Escono immediatamente tanti Rossi, chi aveva meno soldi ribalta la situazione e passa in vantaggio, ma è da attendersi nel lungo periodo che chi posside meno denaro sia costantemente in difficoltà.

Le fluttuazioni sono sempre meno sopportabili per chi ha meno disponibilità economica.
Allora viene da domandarsi: cosa accade se un giocatore ha una disponibilità economica molto più grande dell'altro?
La risposta è: il suo vantaggio è decisamente forte.
Un giocatore con una disponibilità economica infinita non perderà mai.
Questo è uno dei motivi per cui chi tiene il gioco (il banco) alla lunga è difficile che perda.
Il fatto di avere una disponibilità economica molto più grande di quella dei suoi clienti lo mette su un piano di indubbio vantaggio.
Il giocatore può avere momenti positivi e negativi, ma quando entra in un ciclo negativo, e perde il suo limitato capitale, è fuori dal gioco e a quel punto non può attendere (ha esurito il suo capitale) che arrivi di nuovo il suo ciclo positivo.

Supponiamo che un giocatore abbia una disponibilità di 100 euro e scommette sempre un euro sul Rosso.
Potrebbe capitare che escano subito 100 Neri e 50 Rossi. Questo significa che perde tutti i suoi soldi e abbandona il gioco sconfitto.
Di lì a poco alla roulette escono 450 Rossi e 350 Neri, ma il nostro paziente scommettitore non è più lì ad approfittarne, perché ha già perso tutto quello che aveva.

Eventi a favore e a sfavore si susseguono nel corso della giornata, ma il giocatore con un capitale modesto, quando avrà il suo momento sfortunato, rimane senza soldi ed è fuori dal gioco.
Avrebbe potuto giocare ancora ma non aveva più soldi ed è stato costretto ad abbandonare il gioco.
Una sequenza di eventi negativi porta alla rovina del giocatore.
Una sequenza di eventi positivi, in virtù della sua forza economica, non porta alla rovina del casino.

In più, aggiungiamo anche che i giocatori che si trovano a vincere, difficilmente mollano.
Quello, per loro, è il momento in cui possono rifarsi delle sconfitte precedenti, e sentono che possono far saltare il banco.
Spesso arrivano a perdere tutto quanto avevano in un primo momento accumulato.
Ma per quest'ultimo aspetto la responsabilità è solo ed esclusivamente del giocatore.
Una condotta di gioco di questo tipo è assolutamente da evitare.
C'è una regola d'oro da seguire: non bisogna mai seguire l'istinto; la ragione deve sempre guidare il giocatore accorto e responsabile.